Calcio, Casale Monferrato, Sport

Calcio – La parola a Simone Michelerio capitano dell’ASD Città di Casale

Il campionato di Promozione 2023-24 è alle porte. L’ASD Città di Casale ha completato la preparazione, sostenuto una serie di allenamenti congiunti e giocato l’andata dei trentaduesimi di Coppa Italia. Tra le tante iniziative portate avanti da “Stella e Caliga”, è emerso l’amore mai sopito della città verso la maglia nerostellata. E’ giunto il momento di fermarsi un attimo e di analizzare il tutto insieme al capitano della nuova realtà calcistica di Casale Monferrato: Simone Michelerio.

Sono accadute tante di quelle cose che fatichiamo anche solo a metterle in ordine. Un fuoco di fila di situazioni nel quale il gruppo è stato assoluto protagonista. Preparazione, amichevoli, eventi, da dove vogliamo iniziare?
“Partirei ancor prima, dall’inizio dell’Estate. Fin dal primo giorno giocatori e dirigenza sono stati “chiamati in causa” ancor prima di iniziare allenamenti e preparazione. Mi ricordo la conferenza stampa di presentazione di ASD Città di Casale e Accademia Casale in cui era presente anche una piccola delegazione di giocatori. Diciamo che, anche a livello emotivo, la stagione era iniziata ancor prima di scendere in campo. Arriviamo quindi al 10 Agosto, giorno in cui abbiamo iniziato la preparazione. Da subito si è visto un gruppo forte, mentalmente e calcisticamente, indirizzato verso un unico obiettivo che è quello di onorare la maglia e riportarla dove merita. Dopo alcuni giorni di messa in moto sono iniziate le prime amichevoli, che sono servite soprattutto al mister per conoscerci e a noi per trovare i meccanismi giusti. Perché un conto è conoscersi fuori dal campo, ma dentro quel rettangolo verde è un’altra cosa. Fin dalle prime amichevoli, una cosa è balzata subito agli occhi di tutti: la grande presenza e partecipazione del pubblico, curioso di vedere questo nuovo progetto. In questo senso intendo ringraziare l’associazione Stella e Caliga che si è messa fin da subito in prima linea per dare una mano a questa società, ma soprattutto sarà in grado di dare un mano a noi giocatori, stimolandoci nel modo giusto e facendoci capire l’importanza della maglia che indossiamo ogni giorno. Nasce proprio dall’associazione Stella e Caliga l’idea di un Giuramento. Un momento goliardico ma molto emozionante. Abbiamo giurato il massimo impegno sportivo. Abbiamo giurato lealtà dei confronti dell’avversario e del corpo arbitrale. Ma soprattutto, abbiamo giurato rispetto nei confronti di questa maglia. Perché giocatori del Casale non si è solo sul campo di calcio, ma anche al di fuori. Sarà nostro compito trasmettere anche nella vita quotidiana i giusti valori etici e sportivi che questa maglia e questa città meritano. Per me, giurare a nome di tutti i giocatori e di tutto lo staff, è stato molto importante ed emozionante”.

Calcolando che a giugno il progetto Città di Casale non esisteva nemmeno, come valuti il lavoro della società?
“La Società si è impegnata fin dal primo giorno per dare lustro e continuità alla storia calcistica di Casale. E’ una società giovane che avrà bisogno, come noi in campo, di trovare i propri meccanismi. Vedo però molto impegno e molta dedizione da parte di tutti, vedo la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno e di crescere insieme. La Società ha una grossa responsabilità, e per questo va fatto a loro un plauso, perché hanno messo da parte percorsi personali decennali (JCP e Stay o’ Party) per dare continuità alla maglia nerostellata. Vanno ringraziate queste persone perché senza di loro, probabilmente ad oggi non esisterebbe più nessuna maglia nerostellata, ed è giusto che, come quando ero bambino io, anche i più piccoli possano avere il sogno di indossare questa maglia, con una tradizione che dura da oltre un secolo”.

La squadra è un mix di calciatori provenienti da JCP e Stay O Party, con l’aggiunta di qualche ragazzo che arriva da Vercelli ed Asti. Da capitano come giudichi la “rosa” di questo ASD Città di Casale?
“Sono innanzitutto orgoglioso di rappresentare questo gruppo di ragazzi che, ancor prima che essere giocatori forti, hanno grosse, anzi grossissime, qualità umane. Sarà questa la vera forza di questa squadra. Dal punto di vista tecnico, mantenendo una forte ossatura di entrambe le squadre, credo che questa sia un’ottima squadra, anche con l’innesto di altri giocatori. Il giusto mix tra giocatori più esperti e giovani con grandi qualità, pronti a migliorarsi giorno dopo giorno ascoltando i consigli dei giocatori più esperti. Siamo principalmente gente nata e cresciuta a Casale Monferrato, questo ci aiuterà a migliorarci e stimolarci a vicenda”.

Che effetto fa indossare una fascia che al “Palli” è stata sfoggiata da gente come Luxoro, Fait, Melchiori, Depetrini, Motta, Gilardino e chi più ne ha più ne metta….
“Come ho già detto diverse volte, io sono nato e cresciuto nel settore giovanile del Casale Calcio. Ho fatto tutta la trafila del settore giovanile, partendo dalla Scuola Calcio, dai pulcini fino a arrivare nella Prima Squadra, proprio nel campionato di Promozione di 10 anni fa. Questo percorso ho avuto la fortuna di farlo con qualche compagno che anche oggi è qui con me, dentro questo spogliatoio. Fin da piccoli, con la squadre e con i genitori del settore giovanile, non vedevamo l’ora che arrivasse la domenica pomeriggio per andare a vedere la prima squadra e qualche volta, da raccattapalle, avevamo la fortuna di vedere da vicino quelli che noi consideravamo in nostri idoli. Ed in questo senso, nel corso degli anni del settore giovanile avevo un’unica grande figura e punto di riferimento: Stefano Melchiori. Non nego che già da ragazzino sognavo di indossare la fascia da Capitano che lui stesso indossava. Il sogno principale era arrivare in prima squadra, farlo con la Fascia da Capitano non ti dico che emozioni mi provoca… Sarà per me un compito molto importante, proverò ad emulare quello che loro hanno fatto negli anni, ovviamente non tanto dal punto di vista sportivo quanto dal lato umano e di immagine”.

Fin dalle prime amichevoli siete stati seguiti da un buon pubblico, numericamente importante ed oltre le aspettative.
“Come ho già detto diverse volte, io sono nato e cresciuto nel settore giovanile del Casale Calcio. Ho fatto tutta la trafila del settore giovanile, partendo dalla Scuola Calcio, dai pulcini fino a arrivare nella Prima Squadra, proprio nel campionato di Promozione di 10 anni fa. Questo percorso ho avuto la fortuna di farlo con qualche compagno che anche oggi è qui con me, dentro questo spogliatoio. Fin da piccoli, con la squadre e con i genitori del settore giovanile, non vedevamo l’ora che arrivasse la domenica pomeriggio per andare a vedere la prima squadra e qualche volta, da raccattapalle, avevamo la fortuna di vedere da vicino quelli che noi consideravamo in nostri idoli. Ed in questo senso, nel corso degli anni del settore giovanile avevo un’unica grande figura e punto di riferimento: Stefano Melchiori. Non nego che già da ragazzino sognavo di indossare la fascia da Capitano che lui stesso indossava. Il sogno principale era arrivare in prima squadra, farlo con la Fascia da Capitano non ti dico che emozioni mi provoca… Sarà per me un compito molto importante, proverò ad emulare quello che loro hanno fatto negli anni, ovviamente non tanto dal punto di vista sportivo quanto dal lato umano e di immagine”.

Tra i nuovi arrivati c’è il mister. Come valuti il lavoro e la metodologia di Devis Barbin?
“E’ un allenatore molto giovane, preparato e con molte idee calcistiche. Chiede cose importanti e ben definite, per cui magari ci vorrà un po’ di tempo per trovare i giusti meccanismi, ma fin dal primo giorno ha cercato di inculcarci alcune sue nozioni e princìpi, che abbiamo subito cercato di mettere all’opera. E’ stato anche bravo ad adattarsi e a trasmetterci le sue idee anche in relazione ai giocatori che ha all’interno della rosa. La squadra è completamente a sua disposizione e sono sicuro che con la giusta collaborazione i risultati arriveranno e potrà vedere presto il gioco che lui desidera”.

Domenica prossima inizierà il campionato. Subito una trasferta difficile, sul campo di una Chiavazzese 75 che nutre ambizioni di alta classifica. Come sta la squadra alla vigilia del debutto?
“Partiamo con forte entusiasmo, consci delle nostre potenzialità ma anche delle difficoltà che andremo ad incontrare. Siamo in un girone a detta di tutti tecnicamente superiore rispetto agli altri. Abbiamo smaltito i grossi carichi della preparazione, le amichevoli ci hanno dato le giuste indicazioni su quali sono i nostri punti di forza e su quali sono le cose da migliorare. Sarà curioso come ho detto confrontarci con questo tipo di campionato, da lì capiremo quali possono essere i nostri obiettivi”.

La maglia nerostellata impone di avere grandi ambizioni, ma realisticamente parlando quale pensi possa essere l’obiettivo per questa stagione?
“Più che di obiettivi di classifica, penso che il reale obiettivo sia davvero riportare entusiasmo e gente allo stadio. la gente deve riavvicinarsi a questa maglia, il Palli deve tornare ad essere ben frequentato e i più piccoli devono tornare a sognare di poter diventare giocatori e capitani del Casale, come lo è stato per me. Una volta conquistato tutto questo, tutti insieme, giocatori e città, proveremo a raggiungere il punto più alto possibile della classifica. Non sappiamo al momento quali siano le nostre possibilità, come ho detto questo campionato è po’ un’incognita per tutti noi. Ma solo grazie alla forza e alla collaborazione di tutti, riusciremo a toglierci grandi soddisfazioni, cercando di riportare fin da subito questa Maglia dove merita”.

Parola di Capitano.
Parola di Simone Michelerio.

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