Casale Monferrato, Cultura, Eventi

MonFest 2022: dopo il grande successo del primo fine settimana, ecco i nuovi eventi della biennale

Oltre 4 mila persone solo al Castello e sabato prossimo l’atteso spettacolo “Tempo interattivo” al Teatro Municipale

Con gli oltre 4 mila visitatori in due giorni nel solo Castello del Monferrato, il MonFest 2022 non avrebbe potuto avere inizio migliore! Un successo che ha superato tutte le aspettative, a partire già dall’inaugurazione ufficiale di venerdì pomeriggio al Salone Vitoli del Museo Civico.

Molti gli appassionati di fotografia, ma anche semplici curiosi, che hanno voluto essere presenti all’avvio della biennale di fotografia che permette di ammirare tredici mostre allestite nei più suggestivi spazi della città e partecipare ai molti eventi che si susseguiranno fino al 12 giugno.

Tra gli eventi del primo fine settimana, sicuramente da ricordare le Letture portfolio: sono stati ben 33 i fotografi che hanno presentato i propri lavori ai nove esperti presenti nella Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi Emanuele Luzzati. Esperti che al termine delle letture hanno decretato vincitore Becoming a citizen di Isabella Franceschini. L’ambito premio sarà la pubblicazione del portfolio, con intervista all’autrice, sulla prestigiosa rivista Il Fotografo.

La giuria, composta dai nove lettori e presieduta da Fulvio Merlak, ha anche assegnato due menzioni, una a Motherhood di Patricia Bono e l’altra a Supereroi di Dimitar Harizanov. I loro lavori saranno pubblicati nei prossimi giorni sul sito della biennale (www.comune.casale-monferrato.al.it/MonFest2022) nella pagina dedicata alle Letture portfolio.

E per il prossimo fine settimana sono in programma altri interessanti eventi, a partire da Tempo interattivo – Siamo storie in una fotografia in scena al Teatro Municipale alle ore 21,00 di sabato 2 aprile.

A cura di Raoul Iacometti (le cui fotografie sono esposte proprio nel foyer del Teatro) e Luciano Bobba con l’esibizione di Rebecca Erroi e Lavina Scott e la partecipazione di Mariateresa Cerretelli, lo spettacolo vedrà immagini, parole, danza, musica, videoproiezioni mescolarsi e si fondersi in un’unica esperienza sensoriale, dove ognuno degli interpreti, si arricchisce e arricchisce le altre arti contaminandole e contaminandosi. Una storia da vedere e da raccontare.

L’ingresso al Teatro Municipale sarà a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Il giorno seguente, invece, secondo appuntamento con i laboratori organizzati in collaborazione con la Biblioteca delle Ragazze e dei Ragazzi Emanuele Luzzati. Alle ore 15,00 del 3 aprile protagonista Ilenio Celoria, fotografo e docente all’Istituto Leardi che proporrà a bambini dai 7 ai 12 anni di età La scatola magica: come creare una macchina fotografica a foro stenopeico. Per partecipare al laboratorio è richiesta la prenotazione al numero 0142 444302 o 0142 444308 o via e-mail a biblioluzzati@comune.casalemonferrato.al.it. I posti disponibili sono dodici,  accompagnati da un adulto.

Da non perdere poi, naturalmente, le mostre del MonFest che saranno fruibili tutte gratuitamente fino al 12 giugno nei seguenti luoghi e orari: 

– Castello del Monferrato (piazza Castello) – sabato, domenica e festivi dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00:
    • Gabriele Basilico – Gabriele Basilico nel Monferrato – a cura di Andrea Elia Zanini
    • Silvio Canini – Il mondo di Silvio Canini – a cura di Elena Ceratti
    • Ilenio Celoria – Fotomorfosi-infernot – a cura di Simona Ongarelli
    • Vittore Fossati – Il Tanaro a Masio – a cura di Giovanna Calvenzi
    • Francesco Negri – Omaggio a Francesco Negri – a cura di Elisa Costanzo e Luigi Mantovani
    • Claudio Sabatino – Fotografare il tempo. Pompei e dintorni – a cura di Renata Ferri
    • Valentina Vannicola – Living Layers – a cura di Mariateresa Cerretelli
    • Da Casale al Po alle colline del Monferrato – Esposizione delle 34 migliori opere dell’omonimo concorso a cura di Paola Casulli

Raoul Iacometti

– Teatro Municipale (piazza Castello) – sabato, domenica e festivi dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00
    • Raoul Iacometti – #homeTOhome – a cura di Luciano Bobba

Maurizio Galimberti

– Cattedrale di Sant’Evasio (largo Angrisani) – sabato, domenica e festivi dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00
    • Maurizio Galimberti – Tributo a Leonardo – a cura di Mariateresa Cerretelli con la collaborazione della galleria Dadaeast di Roma

Silvia Camporesi

– Accademia Filarmonica – Palazzo Gozzani di Treville (via Mameli, 29) – sabato, domenica e festivi dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 19,00
    • Future armonie a cura di Benedetta Donato che comprende:
    • Mostra personale di Silvia Camporesi, Domestica – Vincitrice del Premio Soroptimist Storie di donne
    • Videoproiezione di Daniela Berruti, Una storia d’amore – Menzione Speciale Progetto dedicato a Casale Monferrato con i progetti di altre cinque autrici finaliste: Anne Conway, Isabella De Maddalena, Isabella Franceschini, Patrizia Galliano, Antonella Monzoni; a cura di Stefano Viale Marchino
    • Mostra collettiva, Guardarsi per rinascere. Ritratti e autoritratti al femminile, Studentesse Istituto d’Istruzione Superiore Leardi – Liceo Artistico Angelo Morbelli, a cura di Ilenio Celoria

Lisetta Carmi

– Sinagoga (vicolo Olper, 44) – domenica e festivi dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00 – chiusa domenica 17 e lunedì 18 aprile
    • Lisetta Carmi – Viaggio in Israele e Palestina. Fotografie 1962-1967 – a cura di Daria Carmi e Giovanni Battista Martini

Si ricorda che il MonFest è un evento della Città di Casale Monferrato, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Alessandria, curato dal direttore artistico Mariateresa Cerretelli.

Info e approfondimenti: www.comune.casale-monferrato.al.it/MonFest2022 o Iat – Informazione Accoglienza Turistica del Castello del Monferrato – tel. 0142 444330 – e-mail iat@comune.casale-monferrato.al.it

Isabella Franceschini

Patrizia Bono

BIOGRAFIA – Madame Pagu (1967, Brasile) è una multiartista che combina la sua fotografia originale e anche immagini e oggetti appropriati con collage, arte tessile, mixmedia e arte digitale per creare opere che si riferiscono all’universo femminile, alla connessione tra le persone e al passare del tempo.  Dal 2015 vive in Italia, quando ha lasciato la sua vita di avvocato e professore universitario per dedicarsi completamente all’arte.  
“Il mio lavoro riflette il mio modo di pensare al mondo in cui viviamo. È il mio modo di tradurre ciò che mi invade e rimane”.
Il suo lavoro riunisce opere che hanno avuto successo presso – COCA – Center of Contemporary Artists (Italia), FESTFOTO (Brasile), Small Meeting of Photography (Brasile), MED PHOTO FEST (Italia) e mostre al CAAT (Argentina) – Centro Argentino de Artes Têxteis.
Il suo sito è:  https://madamepagu.com/ 

MENZIONE SPECIALE PER MOTHERHOOD DI PATRICIA BONO 
Il portfolio di Patricia Bono si aggiudica la menzione speciale della giuria per il senso estetico e per la forza comunicativa del suo progetto sulla maternità con un linguaggio artistico e di ricerca.
Il suo lavoro si rifà all’antica pratica del ricamo, interventi che danno forma a legami invisibili, alle relazioni familiari spesso dolorose e che aprono spazi feriti.
Il progetto nasce dall’esperienza personale e stravolge l’idea romantica del rapporto madre figlia. 
Si concretizza nella ricerca di vecchie fotografie d’epoca che ritraggono famiglie, bambini e soprattutto donne nelle quali Patricia Bono si immedesima. L’artista buca, taglia, spacca le stampe per poi ricucirle con ricami e ferretti, interviene manualmente con spilli, graffette e fili per aggiustare e mettere insieme i pezzi. In questo processo di cucitura, cura le ferite dando tridimensionalità a un’immagine che vuole scioccare ma ci consente di dare nuovi significati al di là della realtà. La sua azione sulla fotografia è un campo di battaglia, usa l’ arte per mettere in discussione la mitizzazione della maternità e dell’infanzia. Esorcizza i suoi vuoti e indaga il ruolo di madre e al tempo stesso di figlia, proponendoci una riflessione sulla sfera emotiva e psicologica del corpo e della maternità.  
Il suo è un esercizio artistico personale nel tentativo di dare corporeità alle sue ferite, al suo sentimento, intendendo decostruire il tema dell’amore materno. 

Dimitar Harizanov

Dimitar Harizanov (Il fotografo Spiderman di Milano) è nato nel 1985 a Sofia, Bulgaria. Vive a Milano dal 2014.
Da sempre appassionato dall’arte-fotografia, videomaker, suona a chitarra, compone canzoni, scrive poesia. Come professione lui è operatore su corde (rope access) con i certificati ai massimi livelli mondiali.
Da quando è venuto in Milano, Dimitar vola appeso sulle corde sullo skyline milanese per fare test di controllo, manutenzione, lavaggio dei vetri sui tutti grattacieli della città: Torre Unicredit, Bosco Verticale, Torre Solaria, Torre Diamante, Torre Allianz, Torre Hadid.
Da quando ha visto la città dall’alto, l’uomo ragno ha deciso di fotografare la bellezza di una Milano diversa, inquadrata da punti di osservazione impossibili per chiunque: le sue luci, la nebbia, il sole che tramonta o che sorge. Fino adesso ha creato una photo gallery con più di 500 fotografie inedite.
Il suo sito è:   https://spidermandimilano.com/

Menzione per il portfolio Supereroi
Il lavoro fotografico di Dimitar Harizanov, alias Spiderman, parte da molto in alto: appeso a più di 100 metri d’altezza, sulla superficie lucida dei grattacieli di Milano, scatta immagini che sovvertono i punti di riferimento visivi. L’orizzonte è segnato dall’asfalto delle strade, il cielo resta dietro le spalle. Nelle inquadrature speculari il reale e il suo riflesso si confondono in un gioco vertiginoso sulle geometrie della città.
SUSANNA SCAFURI

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