Casale Monferrato, Cultura

Alla Comunità Ebraica di Casale l’inaugurazione della Mostra “Dietro la maschera”

Nel pomeriggio la presentazione letteraria di Pier Franco Irico dedicata agli ebrei trinesi. 

Ancora un duplice appuntamento domenica 12 novembre al complesso ebraico di Casale Monferrato. 

Dietro la maschera

Il primo incontro è al mattino con la grande arte internazionale: alle 11.30 in vicolo Salomone Olper si inaugura, infatti la mostra, “Dietro la maschera” e la vicenda che portato qui questa esposizione conferma l’interesse della cultura mondiale per la piccola Comunità Ebraica casalese.

I pezzi che compongono la mostra erano già in viaggio verso Israele quando la catastrofe del 7 ottobre ha colpito il Paese. Avrebbe dovuto far parte della Biennale di Gerusalemme del 2023 insieme ad altre 35 esposizioni programmante con artisti e curatori da tutto il mondo, ma a causa dell’attacco terroristico la manifestazione è stata rinviata alla primavera del 2024.  Ed ecco qui l’idea di Rami Ozeri, direttore e ideatore della Biennale: una mostra diffusa presentando le opere in diverse città e rafforzando così i legami tra Gerusalemme e le comunità della diaspora in una grande operazione di solidarietà e sostegno.  Un’intenzione che i curatori Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul hanno cercato di mantenere, insieme allo spirito iniziale di questo progetto, nato per essere allestito al Museo Umberto Nahon, sotto il titolo di Iron Flock, traduzione letterale della frase ebraica “Tzon Barzel”, che si propone di esplorare le fondamenta della cultura contemporanea e di identificare, attraverso gli occhi di curatori e artisti, movimenti, idee, persone che sono diventati i beni non monetizzabili. Inoltre, dare un importante riconoscimento alle donne.

La mostra “Dietro la maschera” che vedremo a Casale, presenta le interpretazioni e la varietà dei possibili contesti di lettura del Libro di Ester, eroina che cambia il destino della sua nazione grazie alla consapevolezza della sua eredità religiosa. I lavori scelti per questa mostra sono stati realizzati da artisti italiani e israeliani, che hanno interpretato i temi e le narrazioni in stili diversi. La pratica del travestimento, dell’identità nascosta, ha assunto un significato spirituale nel corso delle generazioni ed emerge in molte culture. Le opere selezionate rivelano anche un’interpretazione curatoriale unica della storia di Ester, del suo significato e del simbolismo che la circonda. Questo crea un ampio excursus, dando vita a prospettive femministe, sociologiche e storiche.

Artisti Italiani: Francesca Duscià, Patrizia Colombo, Lello Esposito, Tobia Ravà, Cesare Catania, Daniele Basso, Ariela Böhm, Isabella Mandelli, Ezio Gribaudo, Emanuele Luzzati
Artisti israeliani: Dana Manor Cohen, Lili Almog, Lida Sharet Massad, Shai Azoulay, Etan Dor Shav, Danielle Feldhaker, Beverley Jane Stewart, Ken Shish, Ester Schneider.

La mostra, presentata con il patrocinio dell’Ambasciata di Israele in Italia si chiuderà il 3  Dicembre).

Trino città Ebraica
Nel pomeriggio alle ore 16 si presenta invece il volume Gli ebrei occupano il più bel sito di questa città – Materiali per una storia della Comunità Ebraica di Trino: luoghi, numeri, avvenimenti, persone (XVI- XX sec.) A raccontarci la storia di questa cittadina vercellese dove esisteva una fiorente comunità Ebraica  sarà un grande ricercatore della storia locale Pier Franco Irico.  Irico è molto conosciuto nella comunità casalese e per i numerosi volumi sull’argomento nonché come presidente dell’Anpi di Trino. Accanto a lui Donatella Biginelli insegnante per lungo tempo alla scuola media di Crescentino, poi nella stessa Trino. 

Ingresso libero per informazioni 014271807 www.casalebraica.org

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