Casale Monferrato, Cultura

Il gesso de “Il Desiderio della riva Lontana” dalla Gipsoteca Bistolfi a Palazzo Ducale di Genova

Dal 25 aprile in esposizione alla mostra “Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo”

Una nuova occasione di valorizzazione e promozione per il patrimonio della Gipsoteca Leonardo Bistolfi di Casale Monferrato che ha prestato temporaneamente il grande modello in gesso de Il Desiderio della riva Lontana – Monumento a Zanardelli – per la mostra Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al Contemporaneo che aprirà a Genova, presso Palazzo Ducale, il prossimo 25 aprile 2024.
La mostra intende esplorare questo sentimento ambivalente, che ciclicamente riaffiora e si riafferma in molteplici e mutevoli espressioni individuali e collettive, attraverso un percorso tra le arti figurative a cavallo tra Ottocento e Novecento. Il percorso espositivo si articola in nove sezioni tematiche, introdotte ciascuna da figure epiche e mitologiche come Odisseo, Enea e Persefone, e da celebri cantori di questo sentimento come Dante, Foscolo, Leopardi, Byron e Proust.

Nel 1688 l’alsaziano Johannes Hofer, giovane laureando in medicina a Basilea, identificò nella sua Dissertatio medica de ΝΟΣΤΑΛΓΙΑ una nuova patologia clinica, classificando i malesseri fisici e psichici patiti dai soldati svizzeri durante le trasferte militari come conseguenza ed effetto della loro lontananza da casa.

Il termine nostalgia – da lui coniato unendo due radici di origine greca, nostos (ritorno a casa) e algos (dolore) – cominciò tuttavia a perdere progressivamente l’originaria connotazione medica e a far più in generale riferimento, soprattutto a partire dall’Ottocento, a stati di sofferenza determinati da forzati e dolorosi allontanamenti (da qualcosa o da qualcuno) e al disagio che si prova quando, costretti a vivere in un determinato tempo e luogo, si ritorna con struggimento al passato o a un altrove idealizzato: a un tempo e a un luogo reali (o immaginari).
I temi affrontati all’interno della mostra abbracciano le diverse espressioni della nostalgia e oltrepassano il concetto di linearità temporale.

La mostra, prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, è stata curata da Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro 2023. Per l’occasione, in vista della movimentazione dell’opera, gli organizzatori hanno sostenuto le spese per l’intervento di conservazione eseguito dalla Studio di Restauro di Maria Luisa Lucini di Vergiate. 

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