Attualità, Chivasso

Chivasso – La revisione del PRGC indicata come buona prassi da Ispra.

Il progetto di un Piano Regolatore “Climate Resilient”, in fase di elaborazione al Comune di Chivasso, è stato inserito come buona pratica nella Piattaforma Nazionale Adattamento ai Cambiamenti Climatici gestita dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Attraverso uno specifico processo di individuazione e mappatura dei rischi climatici presenti sul territorio, il nuovo strumento urbanistico conterrà misure di adattamento a scala urbana e microurbana, in relazione ai settori di interesse. Il processo prevede l’utilizzo di dati GIS e di un set di indicatori in grado di misurare l’efficacia delle misure di adattamento implementabili nell’ambito di una Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Nel progetto denominato ADAPTNOW (ADAPTation Capacity Strengthening for Highly Affected and Exposed Territories in the Alps NOW), iiSBE Italia R&D è l’organizzazione internazionale no profit che collabora con il Comune di Chivasso con lo scopo di operare congiuntamente alla predisposizione, gestione e coordinamento di progetti di cooperazione e di ricerca applicata finanziati dall’UE.

“Nella revisione del Piano Regolatore Generale Comunale – ha detto il sindaco Claudio Castello – contiamo di adottare un sistema di valutazione che consenta di assegnare un punteggio al livello di adattamento di edifici, aree urbane e insediamenti in riferimento alle condizioni climatiche attuali e future. Esso verrà misurato in relazione a pericoli climatici di riferimento, in termini di vulnerabilità e livello di rischio”.

La Città di Chivasso, in questo momento, è coinvolta nella proposta di progetto denominata “NeuBuild Alps – Towards a Carbon Neutral Alpine Building Stock” che, per la valutazione finale, è stata inviata al Programma Interreg Spazio Alpino. Esso può contare su un budget di 2 milioni di euro e annovera come partner internazionali l’Austria, la Francia, la Germania e la Slovenia, coinvolgendo 3 autorità pubbliche, altrettanti Centri di ricerca e sviluppo e 6 agenzie di settore.

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