Casale Monferrato, Scuola

“Scienza Conoscenza Ricerca” al Liceo Balbo la Lectio Magistralis del Prof. Silvio Garattini

Il nuovo corso di “Biologia a curvatura biomedica” al Liceo Balbo è iniziato il 9 novembre con la Lectio Magistralis del Prof. Silvio Garattini, farmacologo Presidente dell’Istituto IRCCS Mario Negri di Milano. Un uditorio composto da studenti e insegnanti, attenti e partecipi, ha seguito il Professore nel suo percorso di avvicinamento all’argomento della lezione. Le basi sono sintetizzate in una frase discussa con gli studenti: “La scienza come fonte di conoscenza attraverso la ricerca di base e applicata”. Il ragionamento è proseguito spiegando “la scienza come conoscenza: se vuoi sapere se una sostanza fa bene o fa male non puoi chiederlo alla filosofia, all’arte o al greco. Lo devi chiedere alla scienza”, che si avvale della ricerca di base come fonte di “conoscenza che non mira alle applicazioni ma è indispensabile perché queste avvengano”. Ancora: “La conoscenza scientifica è unica ma in ogni scuola di ordine e grado deve essere integrata con altre forme di conoscenza sapienziale letteraria, filosofica, artistica”.

La metodologia scientifica si avvale dell’osservazione per comprendere la realtà come pure l’esperimento basato sulla deformazione della realtà”. Indubbiamente la scienza non è infallibile “e perciò un determinato esperimento per essere accettato deve essere duplicato e duplicabile”. Trasmesso il messaggio che la scienza è fondamentalmente osservazione della realtà, basti pensare a Fleming che ha osservato (1929) e a Chain e Florey (1940) che hanno applicato, l’argomento “Antibioticoresistenza” è passato nel vivo della presentazione. Premettendo che gli antibiotici sono farmaci anti-batterici e non anti-virali (salvo pochissimi antibiotici di ultimissima generazione e in parte ancora in studio), il maggior consumo di antibiotici si osserva negli anziani; gli antibiotici vengono prescritti in maggior quantità al sud rispetto al nord, tra le patologie più frequenti si osservano influenza e raffreddore, patologie virali e non batteriche. Il messaggio chiave è rappresentato dall’osservazione che il picco di consumo di antibiotici corrisponde al periodo in cui si ha il picco di influenza e raffreddore. Dati molto interessanti e semplici sono il fatto che il 60% degli italiani crede che gli antibiotici siano efficaci sui virus, il 38% è convinto che gli antibiotici siano efficaci contro influenza e raffreddore, il 15% crede che si possa interrompere il loro utilizzo quando si sta meglio.

Ma alcune regole sono fondamentali per ridurre l’antibiotico-resistenza: non prendere antibiotici per curare una malattia virale, non utilizzare antibiotici rimasti nell’armadietto di casa, né darli ad altri, prendere antibiotici solo su prescrizione medica e chiederli al farmacista con ricetta, prevenire le infezioni lavandosi bene le mani. Infine viene affrontato il problema dell’antibiotico-resistenza creata dall’ambiente: in Europa 525,8 milioni di animali da allevamenti intensivi e curati con antibiotici per prevenire malattie batteriche, 6,1 tonnellate di antibiotici utilizzati per curare gli animali da compagnia e di questi circa il 60% sono cani. Si selezionano così batteri resistenti agli antibiotici che comunemente usiamo per curare l’uomo e in Europa si osservano 670.000 casi di infezioni resistenti e 33.000 morti all’anno, in Italia 200.000 infezioni resistenti con 10.000 morti all’anno. Non si può fare nulla? No assolutamente: controllo dell’andamento dell’aumento della resistenza agli antibiotici, riduzione delle prescrizioni sanitarie e veterinarie, personalizzazione della terapia antibiotica, moltiplicazione delle cure igieniche , controllo dell’aria condizionata, controllo della presenza di germi resistenti nei cibi, controllo dei sistemi di derattizzazione, ricerca di nuovi antibiotici o antibatterici. Con questo messaggio di speranza il Professore si è prestato ad interagire con gli studenti rispondendo alle loro domande mirate e tutti noi lo ringraziamo infinitamente. 

M.G

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