Attualità, Casale Monferrato

Intitolazione del piazzale antistante il cimitero agli “Internati Militari Italiani del Monferrato”

La cerimonia si svolgerà sabato 9 settembre alle ore 12,00

Sabato 9 settembre 2023 alle ore 12,00 si svolgerà la cerimonia ufficiale di intitolazione del Piazzale antistante il Cimitero Urbano agli “Internati Militari Italiani (IMI) del Monferrato”; saranno presenti: Federico Riboldi, Sindaco di Casale Monferrato, Andrea Desana, Presidente Associazione “Li riporteremo a casa in Monferrato”, l’Onorevole Enzo Amich e Andrea Parodi, giornalista e storico dell’Internamento.

“Un’intitolazione che non è solo un gesto simbolico – afferma il Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi – La tutela della memoria e la divulgazione della storia passano anche attraverso iniziative che concretizzano nella città e nella vita di tutti i giorni dei nostri concittadini il sacrificio e le vicende che hanno toccato profondamente il passato del nostro territorio; un omaggio reale e sentito a persone che hanno contribuito a fare la storia della nostra Patria e meritano la sincera gratitudine della società contemporanea e delle Istituzioni Pubbliche”.

Conclude Andrea Desana: “L’Associazione Li riporteremo a casa in Monferrato di cui sono Presidente ringrazia il comune di Casale e la Commissione Toponomastica per aver accettato la nostra proposta di intitolare il piazzale antistante il cimitero urbano di Casale agli Internati Militari Italiani Imi del Monferrato.  Possiamo dire che questo atto di intitolazione l’evento di inaugurazione del prossimo  9 settembre, non a caso organizzato vicino alla data storica dell’Armistizio dell’8 settembre del 1943, rappresenta il completamento  di un percorso di recupero  della memoria storica che avevamo iniziato lo scorso 19 novembre 2022 quando è  stato inaugurato  al cimitero il Famedio IMI Monferrini  dove dopo quasi 80 anni siamo riusciti  a far rimpatriare i resti mortali di sei ragazzi del Monferrato morti nei lager nazisti durante il secondo conflitto bellico che, come purtroppo  molti altri, erano sepolti nei cimiteri militari della Germania”.

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