Attualità

Parte dal Monferrato Casalese il 1° progetto di Caratterizzazione Geologica dei Vigneti

Iniziativa del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione col geologo e sedimentologo Alfredo Frixa
Domenica 7 maggio è avvenuta la consegna a Vignale Monferrato dei primi 50 pannelli a 25 viticoltori soci

E’ stato ufficialmente presentato domenica 7 maggio a Vignale Monferrato, nell’ambito della kermesse “Golosaria 2023. Ritorno alle origini”, il progetto di Caratterizzazione Geologica dei Vigneti del Monferrato Casalese, primo a livello nazionale, promosso dal Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione con il geologo e sedimentologo Alfredo Frixa.

Il progetto è la continuità della precedente azione di mappatura delle zone e dei vigneti del Monferrato casalese, di cui a “I cru di Enogea”, realizzato dal cartografo e divulgatore scientifico Alessandro Masnaghetti, comprensiva del compendio di carattere geologico curato in collaborazione con lo stesso Frixa.

Alla presenza di Paolo Massobrio, del Presidente del Consorzio Claudio Coppo, del sindaco Tina Corona e di numerosi vignerons, si è così proceduto alla consegna di primi 50 pannelli (2 per ogni azienda) che verranno installati nei punti di maggior visibilità/passaggio delle vigne e presso le relative cantine/sale di degustazione. Ogni pannello contiene: la formazione geologica del substrato, l’età, la profondità del mare, il bacino, cenni sul periodo geologico, nonché la posizione del vigneto, la litologia, gli ambienti marini del passato e la granulometria riferita alle sabbia (contenuti minerali e fossilifieri), con l’aggiunta d’immagini al microscopio. Inoltre, a corredo dei dati reperiti, sono state considerate: percentuali di sabbia, limo, argilla, Carbonato di Calcio e pH.

Tutti i pannelli, inoltre, riportano i dati delle aziende vitivinicole e un QrCode che rimanda ai diversi siti aziendali di atterraggio dove reperire le informazioni anche in lingua inglese. 

Il primo step funzionale del progetto rientra nell’ambito delle azioni del Psr 2014-2020 Misura 3.2.1 B 2022 e gode del contributo della Fondazione CRAL.

Nel suo complesso, il progetto intende promuovere e valorizzare il territorio enoico monferrino, permettendo alle aziende vitivinicole uno story telling aggiunto che, in modo semplice e chiaro, riproduca la geodiversità dei loro vigneti” ha spiegato il presidente Coppo. “Inoltre” ha proseguito il vigneron Ermanno Accornero, “sarà anche utile per intraprendere tutti i futuri passaggi necessari alla definizione dei Cru del Grignolino del Monferrato Casalese doc”.

Dai primi risultati si evince che il Grignolino è impiantato su almeno 9 diverse unità geologiche” ha spiegato Frixa; “la parte più antica è la Formazione di Casale Monferrato o “Marne da Cemento” che si è depositata circa 56-38 milioni di anni fa (Eocene) nell’Oceano Ligure-Piemontese. Questi suoli li troviamo, tra gli altri, ad Ozzano Monferrato. Segue la Formazione di Cardona, di età Oligocene (circa 33-28 milioni di anni fa), che rappresenta l’inizio del Bacino Terziario Piemontese (un mare che copriva il Monferrato, le Langhe, il Roero e la Collina di Torino) che, al momento, è la più vitata con 6 areali censiti (Lu-Cuccaro, Vignale Monferrato, Frassinello Monferrato, Olivola, Ozzano Monferrato e Castelletto Merli). Poi, la Formazione di Antognola di mare profondo (Oligocene – Miocene; in media 25 milioni di anni fa) con parte di Ottiglio e di Serralunga di Crea; il mare tropicale della Pietra da Cantoni più recente (Miocene; circa 17-15 milioni di anni, presente a Rosignano Monferrato e Ozzano Monferrato; le Areniti di Tonengo (Miocene: circa 15-14 milioni di anni) a Ottiglio Monferrato e a Ponzano Monferrato; i sedimenti di mare profondo delle Marne di Sant’Agata Fossili, importanti della zona del Barolo (circa 11-7 milioni di anni fa), presenti a Vignale Monferrato, Sala Monferrato e Treville; i depositi contenenti gesso di fine Miocene (7-5 milioni di anni fa) del Complesso Caotico della Valle Versa presenti a Terrugia, Rosignano Monferrato e Cella Monte, e della Vena del Gesso (Vignale Monferrato), quando il Mediterraneo diventò un grande lago salato a causa della chiusura dello Stretto di Gibilterra e dell’interruzione dei collegamenti con l’Oceano Atlantico. La storia si chiude circa 4-3 milioni di anni fa con le Sabbie di Asti (Pliocene) con i vigneti a Vignale Monferrato e a Cuccaro. In quest’ultimo periodo le colline erano in gran parte emerse e il mare”.

Questo l’elenco delle prime 25 aziende incluse nel progettoArditi Giorgio Rosignano Monferrato, Cascine Valpane Ozzano Monferrato, Accornero Vignale Monferrato, Alemat Ponzano Monferrato, Cascina Gasparda Olivola, Deregibus Vini Ozzano Monferrato, La Scamuzza Vignale Monferrato, Beccaria Davide Ozzano Monferrato, Ugo Bertana Castelletto Merli, Marco Botto Sala Monferrato, San Sebastiano De Alessi Lu-Cuccaro, Cascina Allegra Ottiglio Monferrato, Gaudio Vignale Monferrato, Hic et Nunc Vignale Monferrato, La Casaccia Cella Monte, Angelini Paolo Ozzano Monferrato, Agricola Bes Treville, Castello d’Uviglie Rosignano Monferrato, Cinque Quinti Cella Monte, La FalettaCasale Monferrato, Liedholm Fubine, Sulin Grazzano Badoglio, Tenuta La Tenaglia Serralunga di Crea, Vi.Ca.Ra. Rosignano Monferrato e Danilo Spinoglio Sala Monferrato.

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