Attualità, Chivasso

Chivasso – Scoperta in Comune una lapide in memoria delle vittime della strage di via Carini.

Da oggi, il Comune di Chivasso ha due lapidi intestate alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nel 1988, la prima fu donata dall’Associazione Nazionale Carabinieri, in un periodo in cui però non erano stati individuati i mandanti della strage di via Carini. Il nuovo marmo, voluto dal sindaco Claudio Castello su proposta dell’Anpi presieduta da Vinicio Milani, allora consigliere comunale, sottolinea la matrice mafiosa di quell’eccidio. 

“Quando la mafia non è negazionista – ha commentato il primo cittadino di Chivasso – cerca di depistare le indagini che portano ad essa. E la strage di via D’Amelio, ad esempio, ne è la prova più sconcertante. L’omertà è la forza pericolosa di questa organizzazione criminale alla pari delle sue armi convenzionali. Ecco perché i modelli di riferimento del nostro Paese devono essere portati nelle istituzioni, nelle scuole, nelle piazze, nelle famiglie e in tutti i luoghi in cui è necessario conoscere e seguire i loro esempi per la difesa della nostra democrazia”.

Nei giorni scorsi, il sindaco Claudio Castello aveva espresso solidarietà alla figlia di Dalla Chiesa, Rita, per essere stata destinataria su facebook di commenti offensivi contro il padre.

La lapide complementare ricorda anche le altre vittime del 3 settembre 1982: Emanuela Setti Carraro, moglie di Dalla Chiesa, e Domenico Russo, agente di scorta del prefetto dei “100 giorni a Palermo”. 

Alla cerimonia ha preso parte, tra gli altri, il maggiore dell’Arma della Compagnia dei Carabinieri di Chivasso Luca Giacolla.

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