L’8 dicembre scorso, a 150 anni dalla dichiarazione di San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica, papa Francesco ha indetto un Anno speciale di San Giuseppe e per tale occasione ha pubblicato la Lettera apostolica: Patris corde (“Con cuore di padre”).
Ha detto Papa Francesco: “la pandemia da Covid19 ci ha fatto comprendere l’importanza delle persone comuni, quelle che, lontane dalla ribalta, esercitano ogni giorno pazienza e infondono speranza, seminando corresponsabilità”. Proprio come San Giuseppe, “l’uomo che passa inosservato, l’uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta”. Eppure, il suo è “un protagonismo senza pari nella storia della salvezza”.
All’invito di Papa Francesco a pregare S. Giuseppe, sposo della B.V. Maria, la comunità di Camagna ha voluto rispondere commissionando a Nicola Garramone, tra marzo e aprile, una statua di S. Giuseppe.
Domenica 25 luglio a Camagna si è svolta, durante la Santa Messa tenuta da don Germano Rota, la collocazione ufficiale della statua lignea di San Giuseppe, iniziata con la benedizione del legno da cui il santo è stato, nelle parole dello scultore Nicola Garramone, “tirato fuori” dal tiglio bianco di montagna.
Durante la lavorazione del legno benedetto, sono stati ricavati trucioli da cui sono stati fatti dei sacchettini, dai partecipanti all’Estate ragazzi, con una piccola pergamena recante la preghiera di S. Giuseppe composta da papa Francesco per quest’anno di ricorrenza speciale, e sono stati messi a disposizione per un’offerta per il finanziamento delle attività parrocchiali, all’insegna della solidarietà.
Durante la celebrazione è stata letta una lettera con il ringraziamento per il lavoro svolto da Nicola da parte delle autorità civili e religiose, per questo patrimonio che andrà ad arricchire gli addobbi interni della parrocchiale di S. Eusebio e che rimarrà agli atti per la memoria delle future generazioni.
