Emergenza Coronavirus, Scuola

#noisiamoinvisibili: lettera aperta dalla Sacro Cuore International School

Il mondo delle scuole paritarie chiede in questi giorni attenzione da parte del Governo, portando all’attenzione alcuni numeri che dovrebbero far riflettere chi ha in carico la gestione della società civile del nostro Paese. L’impatto del COVID19 sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza degli enti che, pur non ricompresi nel perimetro statale, gestiscono una quota significativa del sistema pubblico di istruzione. Le difficoltà delle famiglie a pagare le rette e, di conseguenza, quella degli enti gestori a onorare il pagamento di stipendi al proprio personale meriterebbero una maggiore attenzione da parte dei decisori pubblici.  Al punto che la stessa CEI (la Confederazione Episcopale Italiana) ha deciso di intervenire prendendo posizione.  In una Nota rilasciata il 18 maggio dice “Le paritarie svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità. Le forme di sostegno poste in essere dal Decreto Rilancio – in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza, a seguito delle misure adottate per contrastare la pandemia – ammontano a 65 milioni per le istituzioni scolastiche dell’infanzia e a 40 milioni per le scuole primarie e secondarie, a fronte di un miliardo e mezzo destinato alla scuola tutta.” Circa il 7% a fronte di una quota di alunni di oltre l’11%. Anche USMI e CISM (gli organismi che raggruppano i principali enti religiosi) hanno avanzato una provocazione in merito, due giorni di rumore educativo svoltisi il 19 e 20 maggio scorsi: uno sciopero dei propri dipendenti e una mobilitazione delle comunità educanti che li sostengono per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo di una realtà che coinvolge 12.000 scuole, 900.000 alunni e oltre 180.000 dipendenti in tutta Italia.

Nel Monferrato casalese rimane ormai solo una scuola paritaria: la Sacro Cuore International School, con circa 230 alunni dal nido alla Secondaria di I grado, che accoglie ragazzi da Casale Città e per quasi il 50% dai Comuni limitrofi.

Il Presidente Sanzio Evangelisti (foto sopra) così commenta: “Pur condividendo le finalità dello sciopero, abbiamo preferito, in accordo con il personale, continuare a prestare la massima attenzione alla fase conclusiva dell’anno scolastico. Finora è stato fatto un ottimo lavoro grazie all’enorme impegno dei docenti che con passione, dedizione e professionalità hanno accompagnato i nostri ragazzi in questo periodo difficile e anormale. E’ chiaro che, per noi gestori, la sfida sia grande: abbiamo ridotto dell’80% le rette di tutta l’area infanzia pur sostenendo i costi degli stipendi del personale. Per quanto possibile abbiamo percorso ogni via per ottenere un supporto alla gestione finanziaria, ma al momento – è triste dirlo- non abbiamo ricevuto riscontri. Ora contiamo sul fatto che il MIUR trasferisca i contributi annuali entro luglio (in genere si aspetta oltre un anno per ottenere circa 500 euro ad alunno), altrimenti la situazione sarà dura. La scuola paritaria è un asset del territorio, oltre che un peccato sarebbe stupido non sostenerla.  Essa è sintomo di diversificazione e dinamicità culturale, prima ancora che economica; inoltre, anche dal punto di vista economico essa costa molto di meno allo stato rispetto all’erogazione diretta ed eventuali misure di supporto erogate in suo favore si tradurrebbero in sostegno diretto ai salari dei dipendenti, contribuendo al rilancio del Paese forse più che non il finanziamento dell’acquisto di beni perlopiù prodotti all’estero.”

Anche suor Anna Maria Cia, Direttrice della Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Casale, una vita spesa nel sistema delle scuole cattoliche tra insegnamento e gestione delle medesime e una pluridecennale esperienza di confronto con gli attori del sistema di istruzione nazionale e regionale, fa notare: “Silenzio e “grido” si contrappongono in questi giorni. Silenzio del Governo, grido di tutte le Scuole paritarie d’Italia: un servizio pubblico riconosciuto dalla legge. Questa è la libertà in Italia? Il coronavirus ha “bloccato” l’Italia per circa 3 mesi; la decisione del Governo “dimentica”, “emargina” le scuole paritarie, un’esistenza preziosa, storica in Italia! Perplessità? senso di delusione? Non si vogliono, non si pretendono “privilegi”, si “urla” unicamente il riconoscimento di un servizio di qualità per i bambini, ragazzi, giovani e, naturalmente per le famiglie, per tutti coloro che “liberamente” chiedono il riconoscimento di un diritto fondamentale sancito anche dalla nostra Costituzione italiana”. 

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