Attualità

San Salvatore Monferrato torna a specchiarsi attraverso il volto dei suoi abitanti

Dieci anni dopo il clamoroso successo, torna la collezione di figurine dei Sansalvatoresi: già esauriti i primi album

Cinque mesi di lavoro per studiare il nuovo progetto editoriale, scattare centinaia di foto e ricreare un gigantesco album di famiglia.
Torna dopo 10 anni la collezione di cui ha parlato tutta l’Italia nei TG, sul web, sui giornali e anche nei quiz TV per raccontare il nuovo volto di una comunità

Un prezioso documento da lasciare a futura memoria.
Dal sindaco al karateka, passando per i sacerdoti, le maestre, i professionisti, i presidenti delle associazioni, gli sportivi, i commercianti, le band musicali, i benemeriti della città e le immagini degli eventi più seguiti

Dieci anni fa vennero vendute più di centomila figurine, l’incasso fu di oltre 23.000 euro e il guadagno fu devoluto alle associazioni sansalvatoresi. L’intenzione è bissare il successo del 2015. E’ prevista anche un’edizione speciale della “SanSaBox – La scatola delle meraviglie” con all’interno prodotti locali e anche le figurine

In vendita da giovedì scorso, i rivenditori hanno richiesto nuove forniture di album e di figurine dopo aver esaurito in due giorni le scorte

Intervista al sindaco Corrado Tagliabue
D – Sindaco, finalmente esce il nuovo album delle figurine di San Salvatore. Dopo quasi cinque mesi di lavoro, dal progetto editoriale ai set fotografici e dieci anni dopo dal grande successo della prima edizione, torna la collezione di figurine con i volti dei sansalvatoresi. Perché?
R – Perché la comunità è cambiata e l’album ieri come oggi ne descrive i tratti. Sarà come tornare allo specchio e vedere il nuovo volto di San Salvatore, un volto fatto da tante facce, quelle dei suoi cittadini, delle donne e degli uomini che animano la comunità.

D – Dieci anni fa il successo fu immediato. Ne parlò anche il TG1 e persino il canale internazionale della londinese BBC. Anche Carlo Conti fece una domanda nel suo quiz “L’eredità” …e quest’anno?
R – Nel 2015 fummo sorpresi anche noi del successo fra i cittadini e dell’eco nazionale e internazionale che suscitò l’iniziativa. Questa volta però non sarà più necessario creare un’appendice all’album per ospitare chi inizialmente aveva deciso di non comparire: questa volta tutti, o quasi, hanno chiesto di comparire perché entrare  nell’album significa essere parte di una comunità, avere un ruolo da tutti riconosciuto, contribuire con il proprio lavoro, impegno, presenza alla vita e alla vivacità di San Salvatore.

D – Cosa troveremo nell’album 2025?
R – La disposizione delle pagine è simile a quella dell’album precedente così da creare un vero e proprio confronto con la San Salvatore di dieci anni fa. Il progetto nasce come un gioco, ma per noi è un grande esperimento sociale. L’iniziativa offre spunti di riflessione sull’evoluzione nel tempo di uno spaccato di società a cavallo fra gli anni ’10 e ’20 del secondo millennio

D –  La collezione nel 2015 appariva come originale, questa volta quali sono gli elementi di novità?
R – Subito abbiamo pensato di coinvolgere i ragazzi di “SanSalvaTiAttiva”, l’iniziativa dell’assessorato alle politiche giovanili guidato da Adriana Canepa. I ragazzi hanno dato una spinta nuova e creato tutte le attività promozionali, i video con i contenuti speciali, così da arricchire l’album con interessanti approfondimenti visualizzabili con i QR code presenti fra le sue pagine.

D –  Si aspetta di raccogliere premi e riconoscimenti come dieci anni fa?
R – Io sono già contento così: nei cinque mesi di lavoro c’è stato un grande fermento. I ragazzi delle politiche giovanili si riunivano spesso per studiare i contenuti, i nostri fotografi Aldo, Cinzia e Agnese hanno girato negozi, studi, sedi di associazioni e scuole, hanno incontrato centinai di persone. La comunità è stata coinvolta e si è fatta coinvolgere. Sul set allestito in Comune per gli scatti fotografici c’è stato un via vai continuo di gente. La lavorazione dell’album ci ha resi ancora più consapevoli di far parte di una comunità, inoltre ci siamo conosciuti meglio e di più. L’impaginazione delle figurine l’ho seguita personalmente; ho lavorato nei ritagli di tempo, per lo più dopo cena. Nel silenzio di quelle lunghe notti ho osservato tanti volti conosciuti, ho inserito il loro nome e nella didascalia il ruolo che svolgono: anche per me è stato un esercizio utile di conoscenza e di riflessione.

D –  Una raccolta di figurine è qualcosa di tradizionale, che più tradizionale non si può. Eppure da voi funziona ancora. Qual è il segreto?
R – Bella domanda. Forse il fatto che nell’era dei social e delle relazioni virtuali, noi abbiamo realizzato un progetto di tipo socializzante, vero e non virtuale.
Le persone presenti su “San Salvatore in album” frequentano concretamente – e non virtualmente – la rete sociale, creando ogni  giorno relazioni, amicizie, condividendo valori comuni, mantenendo unita e coesa questa comunità.
Inoltre le figurine sono oggetti concreti, l’acquisto e lo scambio impongono l’incontro con altre persone: non puoi fare una collezione da solo col telefonino in mano.

Ci sono proprio tutti?
Anche se non si aveva la pretesa di essere  completi… ci abbiamo provato anche stavolta. Abbiamo invitato tutti con appelli pubblici senza badare al numero di figurine che avremmo realizzato (ndr: dovevano essere 600 e sono quasi 800). Quindi troverete il parroco e il seminarista, il presidente dell’ente e dell’associazione, il panettiere e il pizzaiolo, il geometra e il dottore. Ci sono anche le figurine delle band musicali (San Salvatore ha una bella tradizione) e delle compagnie teatrali. Troverete anche le maestre di una volta e quelle che insegnano oggi. Il dirigente delle scuole, gli animatori dell’oratorio e gli allenatori di tutte le squadre. Non mancano i dipendenti del Comune, la giunta e il consiglio comunale. Le persone che in qualche modo, con il loro agire, sono parte viva del nostro quotidiano.

Le figurine dove si possono acquistare?
Sono disponibili nell’edicole del paese Malibook e presso la Tabaccheria dei Portici. La prima fase è stata coinvolgere i sansalvatoresi a comparire, la seconda è quella attuale, la collezione e lo scambio delle figurine, infine, il ricavato delle vendite verrà ridistribuito alla comunità attraverso le associazioni di volontariato, l’anima viva di questa straordinaria città. L’album costa 4 euro e si trova anche una bustina in omaggio, mentre una bustina di figurine costa 80 centesimi.

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