Casale Monferrato, Sport, Tennis

Tennis – Anche Diego Nargiso e Supertennis certificano il “giovane talento” Cesare Cattaneo

Cesare Cattaneo, classe 2010, studente di quinta ginnasio del liceo classico “Balbo” di Casale Monferrato, classifica Fitp 2.7, nella top 100 del ranking continentale Under 16, nella sua giovane carriera ha vinto cinque tornei internazionali Tennis Europe, tra singolo e doppio, è vicecampione italiano Under 14 a livello individuale, nel 2024 ha vinto il Master Nazionale Junior Next Gen Under 14. Protagonista lo scorso anno anche con la squadra U. 14 maschile della Canottieri Casale alle Final Eight nazionali.

Proprio Cattaneo è stato protagonista, nei giorni scorsi, delle riprese della puntata di “Young Talent”, il format di SuperTennis che scatterà il prossimo 15 giugno con la nuova stagione.In giro per l’Italia, l’ex davisman azzurro Diego Nargiso va a caccia di giovani talenti da scoprire. Tra challenge con il giocatore e vogate sul Po (Beatrice Allera in rappresentanza della sezione canottaggio), tanto spazio alle interviste: oltre a Cattaneo sono stati intervistati il presidente della Canottieri Casale Giuliano Cecchini, i tecnici nazionali Giulia Gabba e Matteo Sacchi, il preparatore Cristian Lazzaro, i genitori di Cesare, Alberto Cattaneo e Raffaella Giuliani, e l’amico Stefano Bersano.

Una lente di ingrandimento sul lavoro che sta svolgendo Cesare per migliorare e crescere come giocatore, ma anche sul club di Viale Lungo Po Gramsci, che diventa sempre più punto di riferimento per le attività sportive a livello nazionale.
Numero 67 Atp in singolare e 25 in doppio, sono i best ranking conquistati da Diego Nargiso, classe 1970, vincitore in carriera di cinque titoli di doppio a livello pro, ora nella veste di presentatore e “talent” per la rete televisiva che ha portato il tennis nelle case degli italiani.

Che scopo hanno le puntate di “Young Talent”?
L’obiettivo del format è scoprire i progetti che si sviluppano dietro i ragazzi e le ragazze che giocano a tennis e cerchiamo di far emergere la persona. Un ottimo team composto da allenatori, preparatori e genitori serve a far avvicinare i giovani al professionismo. Giocatori e giocatrici Under di interesse nazionale vanno lasciati crescere nel loro ambiente in cui sono nati tennisticamente, senza concentrarli, come in passato, in centri periferici. Allontanare i ragazzi da quelli che erano i loro affetti e le loro famiglie, creava tensioni eccessive nella persona. La Federazione Italiana Tennis e Padel segue questi giocatori fino a 23 anni, insomma un lavoro importante che si allontana da quello che veniva fatto in passato, quando a 18 anni eri “maggiorenne” per giocare a tennis ed essere lasciati soli.

Che realtà ha trovato alla Canottieri e come ha visto Cesare in campo?
Il club e l’accoglienza sono stati meravigliosi. Ci sono persone fantastiche e strutture di alto livello. Per quel che riguarda Cesare, ho incontrato i genitori, persone autentiche, con un background di valori sportivi. Mi sembra un giocatore molto solido con l’altezza che lo aiuta. Credo che il suo punto di forza sia l’equilibrio, tra dentro e fuori dal campo, un tassello importante per diventare un atleta competitivo a livello internazionale. Staff tecnico e genitori lo stanno aiutando, speriamo che questo progetto vada avanti nel migliore dei modi.

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