Ultimo weekend di apertura della mostra “1474-2024: i 550 anni di vita della Diocesi di Casale Monferrato” allestita presso la Biblioteca del Seminario di Casale. Domenica 17 novembre dalle ore 16.30 avrà luogo il finissage della mostra che coinciderà con il weekend successivo alla festa patronale di Sant’Evasio. Per tale motivo si è pensato di riscoprire un’antica tradizione emersa dalla ricerca sui documenti antichi dell’archivio diocesano, ovvero quella della “cioccolata di Sant’Evasio”. Tra Sette e Ottocento, infatti, è testimoniata l’usanza di offrire la cioccolata ai sacerdoti della città e della Diocesi che si sarebbero recati in duomo per concelebrare la messa in occasione della festa del Santo Patrono. Attraverso la riscoperta di quest’antica tradizione si chiuderà così un anno denso di eventi promosso dall’Ufficio Beni Culturali diocesano e la mostra che ha finora registrato oltre 680 visitatori. L’esposizione, curata da Chiara Mainini e da Bruna Curato, ha presentato un percorso attraverso opere d’arte libri antichi e documenti volto a raccontare la nascita della Diocesi casalese con un approccio inconsueto e incentrato a evidenziare il contesto culturale, artistico e devozionale che il territorio casalese stava vivendo proprio a cavallo del 1474. Tra manoscritti e incunaboli, tra devozioni antiche e ormai perdute, tra ricette culinarie e testimonianze delle “uve berbexine” (l’antico nome con cui si chiamava il Grignolino) l’esposizione presenta una società profondamente differente da quella attuale dal punto di vista sociale, politico e culturale. Tra i molteplici cambiamenti, però, il patrono Sant’Evasio e il Duomo a lui dedicato si presentano come il filo rosso che collega il passato al presente continuando a godere ancora oggi di immutato affetto nel cuore dei monferrini.
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