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Alto Piemonte – Gran Monferrato candidato a Città Europea del Vino 2024

“Un nuova occasione di promozione e valorizzazione per il territorio e per Casale Monferrato”

La candidatura a Città Europea del Vino 2024 per l’Alto Piemonte – Gran Monferrato è stata ufficializzata ieri, 23 maggio, dal Presidente dell’Associazione Città del Vino nel corso dell’Assemblea Generale.

Le città coinvolte con i loro territori sono: Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

“Una grande vittoria del Gran Monferrato, la prima a livello internazionale, e una nuova occasione di promozione e valorizzazione per il territorio e per Casale Monferrato che consolida il suo ruolo centrale nella strutturazione di ampie reti di collaborazione istituzionale e territoriale. Un primo riconoscimento che potrà essere un elemento cruciale a supporto di una filiera rilevante in termini non solo economici, ma anche culturali e storici”.

L’esame dei dossier di candidatura da parte di Recevin (Rete Europea delle Città del Vino), porterà alla nomina ufficiale del vincitore entro i primi giorni di luglio, nella sede di Bruxelles del Parlamento Europeo.

Il Consiglio Nazionale di Città del Vino sentita la Commissione Tecnica di valutazione dei progetti, ha indicato l’Alto Piemonte Gran Monferrato quale candidato a Città Europea del vino per l’anno 2024. Questo ha comunicato Angelo Radica Presidente della Città del Vino nel corso dell’Assemblea Generale dell’Associazione avvenuta martedì 23 maggio.

Sarà il Consiglio di RECEVIN (Rete Europea delle Città del Vino) a formalizzare la nomina del vincitore. Questo avverrà a Bruxelles al Parlamento Europeo entro la prima decade di luglio.
La proposta della Città del Vino dell’Alto Piemonte Gran Monferrato è stata presa in considerazione grazie al dossier realizzato dal Comitato Promotore

Il riconoscimento di questa importante parte del Piemonte, che si estende dal nord al sud della Regione, la porrà come riferimento dell’intera Unione Europea sulle tematiche del vino. Destinatarie del prestigioso riconoscimento città di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco che nella primavera del 2022 hanno avviato un percorso comune per giungere al riconoscimento di territorio europeo del vino del 2024.

L’iniziativa, promossa da Recevin (Rete Europea delle Città del Vino), nasce con l’intento di valorizzare la ricchezza, la diversità e le caratteristiche della cultura della vite e del vino e l’impatto che queste hanno sulla società, li paesaggio, l’economia, la gastronomia e li patrimonio materiale e immateriale, al fine di consentire una migliore conoscenza dei territori del vino italiani anche all’estero, ha ottenuto il patrocinio della Regione Piemonte e delle Provincie di Alessandria, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.

Il Comitato promotore composto da Mario Arosio, Rossana Benazzo, Davide Maria Giordano, Umberto Stupenengo e Davide Temporelli dichiara: “E’ un risultato straordinario, frutto di un’alleanza inedita ma che si è consolidata intorno ad un progetto valoriale, abbiamo toccato dei temi fondamentali ad esempio: la sostenibilità, il preservare la cultura contadina, la biodiversità e il turismo. Partiamo con un percorso entusiasmante cercheremo di portare in alto il nostro riconoscimento, di lavorare uniti e di rappresentare al meglio, forti delle nostre peculiarità, tutta l’Italia.” chiarisce il Comitato, “questo è un punto di partenza di un percorso arduo ma davvero entusiasmante”.

Il vice presidente nazionale di Città del Vino, Stefano Vercelloni chiarisce: “Un riconoscimento eccezionale, che si sviluppa nell’alveo dell’associazione nazionale Città del Vino, una realtà straordinaria che unisce tantissimi Comuni italiani. La candidatura dell’Alto Piemonte Gran Monferrato racchiude un territorio ampio e variegato, davvero importante nel panorama enologico piemontese. Una zona ricca di vitigni autoctoni e di coltivazioni che meritano una ribalta europea che questo riconoscimento è in grado di dare.

Il Presidente del Comitato Mario Arosio chiarisce: “Abbiamo messo insieme sensibilità, esperienze e conoscenze variegate per dare al nostro progetto tutta la forza di cui aveva bisogno per giungere al traguardo del riconoscimento, ora dobbiamo lavorare per far sì che il territorio capisca il volano di sviluppo che potrà dare questo risultato”.

L’Assessore regionale all’agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa dichiara “Un grande risultato per il nostro Piemonte grazie alla sinergia dei territori che da nord a sud della nostra regione hanno creduto in questa opportunità. Un grande risultato di immagine e promozione del nostro mondo vitivinicolo”.

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