Attualità, Spettacolo

Torino – Martedì 27 settembre ai Giardini Pellegrino il Festival delle Migrazioni

Nato dal lavoro sul territorio con i giovani immigrati di seconda generazione della zona Aurora di Torino nord, Glove è una deviazione, un altro modo di vedere il mondo. Appunto, Glovo diventa Glove. I ragazzi e le ragazze nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri hanno raccontato le loro storie in laboratori condotti dagli autori. Storie che rappresentano la base drammaturgica di Glove.

Lo spettacolo si svolgerà, nel contesto del Festival delle Migrazioni, martedì 27 settembrealle ore 21 aiGiardino Pellegrino di Torino, per la regia di Giuseppe Bisceglia. Autori: Massimiliano Liotta e Giuseppe Bisceglia. Produzione de “Il Mutamento”, coproduzione: Pilar Ternera (LI), Meridiano Zero (SS). In collaborazione con: Arteria Onlus.

Idris è un giovane immigrato di seconda generazione, indossa un grosso zaino sulle spalle e pedala per le consegne. La scena si ambienta in una Torino dei mercati, quello di Porta Palazzo, con i suoi prodotti, le sue etnie, i suoi linguaggi, e nelle zone adiacenti, quello del Balon e il vecchio suk (ora spostato), la roba vecchia, la roba nuova, tutto un po’ vintage.

Nella corsa per le consegne, il nostro rider incontra una serie di personaggi che indirettamente descrivono il suo ruolo e mostrano uno spaccato della società contemporanea.

Lo sguardo dei vecchi meridionali sugli immigrati, uguale a quello che i piemontesi riservavano loro cinquant’anni prima. Lo sguardo della piazza, dei nuovi residenti borghesi che rimpiazzano personaggi storici come i tossici, che non trovano più posto in questa area di città gentrificata.

La scena si ambienta in una Torino dei mercati, quello di Porta Palazzo, quello del Balon e il vecchio Suk, mercato degli stracci dove il protagonista trova il modo di integrare i suoi guadagni. 

Il nostro Idris è un personaggio passivo, protagonista riflesso degli altri personaggi, che incrocia mentre fa le consegne. La consegna è sacra, anche sotto la pioggia.

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