Attualità, Casale Monferrato

L’anarchico Grignolino del Monferrato Casalese doc diventa anche Spumante Rosé

“Le denominazioni di qualità meno note e di contenuta produzione danno il percepito di privilegio ed esclusività…”  osserva il Presidente Coppo

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 5 aprile scorso la Proposta di Modifica Unionale (Unione Europea) del Disciplinare di Produzione della Denominazione di Origine Controllata dei vini «Grignolino del Monferrato Casalese», riferita all’introduzione della tipologia spumante rosato/rosa/rosé, così come proposta dal Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese

Trascorsi 60 giorni dalla pubblicazione, la modifica risulterà effettiva. In particolare, il Grignolino del Monferrato Casalese Spumante rosato prevede la rifermentazione in bottiglia secondo il Metodo tradizionale o Classico, per un periodo di minimo 18 mesi

All’atto dell’immissione al consumo, il Grignolino Spumante dovrà rispondere alle seguenti caratteristiche: spuma fine e persistente: colore rosato più o meno intenso; profumo fragrante, complesso e caratteristico della rifermentazione in bottiglia; sapore sapido, fine ed aromatico; titolo alcolometrico volumico totale minimo 12% vol; acidità totale minima 5,5 g/l; estratto non riduttore minimo 15 g/l.

LE CARATTERISICHE: Le condizioni ambientali e pedoclimatiche e la naturale giacitura collinare dell’areale del Monferrato casalese in cui si coltiva il Grignolino permettono di ottenere, previa accurata selezione, ottime uve da base spumante. L’escursione termica tra giorno e notte, le fresche esposizioni e una raccolta opportunamente anticipata assicurano al vino: acidità, sapidità e un potenziale zuccherino adeguati alla produzione di vini base idonei alla rifermentazione in bottiglia. I vini spumanti ottenuti dalle uve della varietà Grignolino hanno un colore rosato con riflessi che vanno da aranciati a giallognoli; l’intensità può essere più o meno accentuata in funzione del grado di pressatura dell’uva e del livello di maturazione raggiunto; la tonalità, invece, è influenzata anche dalla particolare natura del terreno, dalla sua componente sabbiosa e del rapporto quantitativo tra sabbia e argilla; il sapore è fresco e pieno, mentre il retrogusto è amarognolo.

Il profumo aggiunge alle note fermentative, tipiche degli spumanti Metodo Classico, un leggero sentore speziato che definisce la varietà.  La permanenza sui lieviti di 18 mesi o più garantisce complessità all’aroma, e contribuisce a esaltarne le note di tipicità.

Numerose aziende monferrine, negli ultimi anni, hanno riabbracciato questa tipologia che fonda le sue origini a Vignale nel XIX secolo. Infatti, presso lo storico Palazzo Callori di Vignale Monferrato vennero ritrovate etichette di “Vignale Spumante” risalenti al 1878, a testimonianza della contenuta produzione realizzata, ai tempi, dall’enologo Amilcare Gaudio, il quale, considerava il vitigno Grignolino come il “Pinot nero del Monferrato”. 

Oggi, ripercorrendo le orme di Amilcare Gaudio, è riproposto il “Metodo Classico” di Grignolino. Il risultato mostra un prodotto molto fine ed elegante, adatto a diversi momenti conviviali (dall’aperitivo al pasto). La sperimentazione di affinamenti “sur lies” di diversa durata ha consentito di dimostrare quanto questo spumante migliori nel tempo, in particolare dopo 24 mesi e, ancor meglio, se si raggiungono i 32 mesi. Il colore del Grignolino è stato mantenuto nella vinificazione dello spumante, ottenendo un rosato color salmone con alcuni riflessi aranciati. I profumi variano dall’arancia rossa all’albicocca, allo yogurt. In bocca si ripresentano le note agrumate tipiche del Grignolino con una fresca acidità che accompagna un gusto molto morbido ed equilibrato, chiudendosi con un piacevole sentore di mandorla amara tipica del tannino del Grignolino.

“Un altro bel risultato che contribuisce a nobilitare la produzione del Grignolino che, nella sua natura anarchica, è forte di una caratterizzazione sua propria, unica e sorprendente – apprezza il presidente del Consorzio Claudio Coppo. – Sono sempre più convinto che saranno le produzioni meno note, e più contenute come le nostre, ad intercettare l’attenzione crescente dei winelovers internazionali, i quali, avranno il percepito dell’esclusività e del privilegio, rispetto a tirature limitate e sempre speciali”.

Anche le donne del Grignolino elevano un prosit …. “rosé”: – brindiamo in un mare spumeggiante di Grignolino tutto in rosa – apprezza il vigneron Laura Scamuzza di Vignale Monferrato; – finalmente la soddisfazione di aver creato delle bollicine uniche che esprimono il nostro Monferrato”.

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