Casale Monferrato, Scuola

Istituto Leardi – Riqualificazione urbana a Oltreponte: workshop per i futuri Geometri

Avviata l’importante iniziativa “Oltreponte in centro”: grazie a un cospicuo finanziamento della Fondazione “Compagnia di San Paolo”, verrà condotto lo studio di fattibilità di un progetto di riqualificazione urbana, a cura del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DIST) del Politecnico di Torino.
Lo scorso sabato 11 dicembre, presso l’oratorio della Parrocchia “Assunzione della Maria Vergine”, si è svolto un incontro con gli studenti, la cittadinanza e gli stakeholder territoriali, affinché tutti potessero conoscere i contenuti dell’iniziativa e, ciascuno secondo le proprie possibilità, offrire i propri suggerimenti e le proprie idee ai progettisti del Politecnico.

«Il nostro progetto di rigenerazione urbana – ha spiegato l’assessore alla “Pianificazione urbana e territoriale” del Comune di Casale, Vito De Luca ha puntato sull’attivazione di un circolo virtuoso, per il quale alla migliore qualità urbana corrisponda un migliore livello di vivibilità e di qualità delle relazioni sociali. L’obiettivo, quindi, è che i residenti beneficino di un intervento ad elevato impatto estetico e funzionale. Alcune delle azioni proposte, oltre a rappresentare un’assoluta novità nel panorama cittadino, potranno essere replicate in altre zone della città, per realizzare un effetto “moltiplicatore” del processo rigenerativo». 

La mattinata è stata interamente dedicata alle attività laboratoriali rivolte agli studenti delle scuole superiori. Per l’Istituto Superiore “Leardi” sono intervenuti gli alunni della 4aA e 5aA Costruzioni, Ambiente e Territorio: «Non potevano mancare a questi workshop formativi i futuri geometri del domani – afferma il Dirigente Scolastico, prof.ssa Nicoletta BerroneCome è stato ampiamente illustrato nella giornata di studi organizzata in Istituto qualche settimana fa, il geometra possiede competenze ampie e una professionalità versatile, che gli permettono di farsi interprete delle nuove necessità a livello territoriale, cogliendo le sfide della transizione ecologica e della salvaguardia del patrimonio edilizio e immobiliare».

Come si sono svolte le attività rivolte agli studenti? In gruppi che accoglievano classi e corsi di studio differenti, i ragazzi hanno lavorato sulle planimetrie della città, analizzandole da un punto di vista sociologico ed emozionale: grazie a post-it e pennarelli, ogni partecipante era invitato a scrivere le sensazioni che aveva nel quotidiano passeggiando per Oltreponte. 

In seguito, c’è stato un confronto tra gli alunni delle scuole superiori e gli studenti universitari della Laurea Magistrale in “Progettazione urbanistica”, afferente al DIST del Politecnico di Torino. Si sono attivati gruppi di lavoro interdisciplinari, che riunivano formazioni e competenze differenti, impegnati in un brainstorming su una questione specifica: valutare la funzione ottimale, in un futuro progetto di riqualificazione urbana, di piazza Venezia, trait d’union tra la città e il quartiere d’Oltreponte.

«Dallo scambio sono emerse moltissime impressioni, idee e suggerimenti – racconta Elisa Brovia di 4aA CAT –  Ogni gruppo ha poi raccolto i propri stimoli in uno schizzo e l’ha presentato ai presenti: c’è chi ha avanzato la proposta di realizzare un mercato coperto, chi un gioco di serre, chi un locale per il divertimento giovanile e addirittura chi vorrebbe riqualificare l’area trasformandola in un parco». Gli studenti dell’atelier di “Progettazione urbana” hanno raccolto questi lavori di gruppo e ne faranno uno strumento su cui fare ulteriori riflessioni per la progettazione. 

«I miei compagni ed io siamo stati entusiasti di aver partecipato a questo workshop – conclude Brovia – perché abbiamo avuto l’occasione di esprimere non solo le nostre opinioni riguardo allo stato attuale del quartiere, ma anche di dare un nostro contributo per quello che verrà costruito, con la speranza che le nostre proposte vengano accolte non solo dai progettisti, ma anche dalla popolazione se verranno mai messe in atto e realizzate».

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