Ha riscosso un buon successo di pubblico, anche di quello appartenente alla comunità cinese di Chivasso, lo spettacolo “Arle-Chino. Traduttore-traditore di due padroni”, portato in scena martedì scorso sul palcoscenico del Teatrino Civico.
Prima opera teatrale prodotta in Italia con un protagonista di origine cinese, “Arle-Chino” racconta la storia di Shi Yang Shi, nato nel Nord della Cina, nel 1979. A 11 anni è arrivato in Italia insieme alla madre: ha fatto il lavapiatti, il venditore ambulante di erbe e unguenti cinesi sulle spiagge, lo studente bocconiano, il traduttore simultaneo per ministri, imprenditori e registi internazionali di cinema; l’attore di teatro, tv e cinema, e recentemente, è stato inviato speciale de Le Iene.
Yang racconta la vita dei suoi antenati mentre parla con il pubblico, a volte ne assume le sembianze, impersonando le varie epoche e creando ilarità nelle scene più grottesche e sgomento in quelle più drammatiche. Quasi attaccati al fondale del palcoscenico tre striscioni verticali proiettano foto e filmati d’epoca e inerenti al racconto di Yang. Il suo problema principale sembra essere riassunto nella domanda che si pone: “sono cinese o italiano?”
In platea, anche il sindaco Claudio Castello che ha espresso il proprio apprezzamento per la buona organizzazione e la riuscita della tappa chivassese del monologo teatrale in tour in tutta Italia.
