Calcio, Sport

Calcio – Junior Calcio Pontestura: a tu per tu con Luca Vergnasco

PAROLA DI BOMBER  

Il campionato di Prima Categoria sta per iniziare e la Junior Calcio Pontestura ha ultimato il proprio programma di avvicinamento con il match di Coppa Piemonte contro il Don Bosco Asti. Un risultato molto ampio, per certi versi inaspettato, che ha evidenziato le cose positive emerse dopo un mese di lavoro con il nuovo mister. Sette amichevoli e una partita ufficiale, per un totale di sette vittorie ed un pareggio con 22 reti segnate e 5 subite. Tante le novità, altrettante le certezze e non potevamo non condividere questa vigilia di campionato con una di esse. Luca Vergnasco, numero 10 e bomber indiscusso della JCP. Un punto di riferimento per la squadra e un rendimento che non ha mai subito flessioni, nonostante alcuni problemi fisici che lo hanno colpito nei primi mesi del 2020. Nella scorsa stagione Luca ha messo insieme un bottino di 15 gol in 21 presenze (tra campionato, coppa ed amichevoli) ed è partito bene anche in questa. Cinque reti e due assist in otto gare. 

Mancano pochi giorni all’esordio in un campionato diverso dagli altri. Un obiettivo ambizioso, mai così apertamente dichiarato in precedenza. Quali sono le tue sensazioni? 

Sulla carta la squadra c’è. Lo stiamo dimostrando in partita e in allenamento. Si migliora di giorno in giorno e si cerca di dare il massimo in ogni occasione. Il mister sta gestendo bene la situazione e i dubbi in merito alla convivenza tra di noi, sono tutti rispediti al mittente. Per domenica cercheremo di farci trovare pronti. Dal punto di vista fisico sono da valutare le condizioni di Abrazdha, Geminardi e Di Martino, ma sono tranquillo perché chi sarà disponibile darà il massimo”. 

In queste prime partite si è notata una crescita esponenziale del tasso tecnico e lì davanti date proprio la sensazione di divertirvi a giocare insieme. 

E’ vero, per me è un piacere giocare con questi compagni. Anderson lo conoscevo già perché eravamo insieme ad Alessandria nei Giovanissimi. Con Beltrame e Arfuso l’intesa cresce di partita in partita. Nessuno di noi si sente titolare, ma nemmeno riserva. Ci rispettiamo e c’è un clima di grande serenità nello spogliatoio. Arriveranno momenti meno brillanti, ma la consapevolezza che prima o poi il gol possa arrivare c’è. Non la chiamerei presunzione, ma consapevolezza delle nostre qualità”. 

Cosa ha portato mister Bellingeri rispetto alle passate stagioni? 

Innanzitutto un obiettivo. Ambizioso e importante. In secondo luogo ha già dimostrato di possedere un gran carattere. Si tratta di un mister carismatico che sa gestire le situazioni e che sicuramente avrà il polso giusto per gestire lo spogliatoio. Tatticamente è ancora presto per pronunciarsi, ma ha un’idea di gioco precisa, fatta di palla a terra, possesso, fraseggio e movimenti senza palla. Le due reti segnate da Amin con il Don Bosco sono frutto di schemi provati tante volte in allenamento”. 

Non ci sono state novità solo per via degli acquisti. Rivoluzioni tattiche come quella di Matteo Viazzi difensore centrale, di Davide Moscato impostato come terzino e di Lorenzo Iacomussi vero e proprio jolly di centrocampo. 

La voglia di giocare è tanta, da parte di tutti. Nel rispetto dei compagni ci si allena con lo spirito giusto e credo che ciò sia alla base del rendimento in partita. La duttilità di Viazzi non mi sorprende. Lo conosco da tre anni e ho sempre ammirato la sua capacità di leggere l’azione in anticipo. Ha qualità e visione di gioco e sono caratteristiche che fanno la differenza. Moscato e Iacomussi non sono più una sorpresa. Si tratta di 

ragazzi intelligenti, umili, che hanno voglia di imparare mettendosi al servizio del collettivo. E’ la prima volta che non vedo differenze di età. Per me loro non sono under, ma giocatori come tutti gli altri. Hanno un gran carattere e saranno decisivi in una stagione lunga come la nostra”. 

Domenica scorsa in Coppa Piemonte, soprattutto nel primo tempo, ti abbiamo visto retrocedere spesso sulla tre quarti per impostare. Un futuro da trequartista? 

In passato ho giocato dietro alle punte e mi sono sempre trovato bene. Mi piace avere campo davanti a me e cercare l’assist per i compagni. Con il mister ne ho parlato e chissà che in futuro non possa esserci la possibilità. Nel frattempo mi vuole terminale offensivo e devo dire che, dopo qualche perplessità, mi sto divertendo anche come centravanti perché posso stare più vicino alla porta avversaria”. 

Stiamo aspettando con fiducia che si possa di nuovo giocare con il pubblico sugli spalti. Quale messaggio vuoi lanciare ai tifosi? 

Spero proprio che una decisione in tal senso venga presa il più velocemente possibile. Giocare con il pubblico che ti sostiene è fondamentale per tutti, ma lo è ancor di più per noi, che siamo dilettanti e non lo facciamo per denaro. Invito i nostri sostenitori al “Bianchi”, anche nelle gare non proprio di cartello, perché quest’anno i punti in palio sono tutti estremamente importanti”. 

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