Attualità

5 Grappoli Bibenda 2023 alla Accornero e W.I.P. 2022 alla Beccaria Davide

Prestigiosi riconoscimenti per due aziende vitivinicole socie del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese
Premiato il Grignolino Vigne Vecchie 2018 e il virtuosismo del welfare

Rinnovati e prestigiosi riconoscimenti per due produttori soci del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, quali sono le Aziende Agricole Accornero Viticoltori dal 1897 di Vignale Monferrato e la Davide Beccaria di Ozzano Monferrato, rispettivamente meritevoli dei 5 Grappoli Bibenda 2023 di Ais e del W.I.P. (Welfare Aziendale In Piemonte) 2022.

Ad entrare a pieno titolo nel novero delle eccellenze enologiche italiane, tra i 726 vini d’Eccellenza meritevoli i 5 Grappoli, su 27mila etichette degustate e 2200 selezionate, Grignolino del Monferrato Casalese doc Riserva Bricco del Bosco Vigne Vecchie 2018 è stato il plurimedagliato Accornero, per ben 13 volte consecutive premiato col massimo riconoscimento.

Un Grignolino in purezza (100% Grignolino) macerato a contatto con le bucce per 20 giorni e affinato, prima, in tonneaux di Rovere per 30 mesi e, successivamente, in bottiglia per ulteriori 24 mesi. Di colore rubino chiaro con leggeri toni arancio, profumo fruttato di bosco e sapore pieno maturo con retrogusto fine di tannini dolci, Vigne Vecchie è uno dei principali cavalli da battaglia di Accornero, ogni anno, sempre sugli scudi così come confermato dalle guide Bibenda al Gambero Rosso, da Doctor Wine a VinoUS fino a Vitae. Tra le recenti recensioni di prestigio, anche quella della rivista della critica britannica Jançis Robinson che, del 2015, così aveva pubblicato: “un vino di spazi tranquilli e lunga luce serale…”.

“E’ con orgoglio e soddisfazione che, col 2018, fa il suo debutto in società la prima Riserva del Grignolino del Monferrato Casalese, una bellissima annata caratterizzata da maturazioni lente e sapori pieni – apprezza Accornero. – Ogni annata è a sé e, come una figlia, va curata, accudita, aiutata a crescere e ad esprimersi al meglio. Questo è il compito dei vigneron. Il vino è un’opera d’arte e, come tale, il lavoro più importante si fa sulla tela, che è la vigna con la quale dialogo ogni giorno, mentre all’enologo va il tocco finale per rendere l’opera, ogni volta, un capolavoro. Abbiamo la fortuna di avere un terroir eccezionale e, per poterlo esprimere al meglio, lavoriamo con rese di produzione molto basse (35 quintali/ettaro per la Riserva). Ma il terroir è anche clima e lavoro dell’uomo – prosegue Ermanno: – con l’esperienza abbiamo imparato ad interpretare i diversi andamenti intervenendo al momento giusto o, semplicemente, aspettando”.

“Il Grignolino sta vivendo oggi il suo Risorgimento enoico a marchiato timbro monferrino – chiosa Accornero. Una bella rinascita confermata anche dal mercato visto che, da mesi, lo stesso Accornero ha esaurito scorte e sta ora pensando di aumentarne la produzione. “Anche la vendemmia 2022 è stata una grande vendemmia. Averla anticipata consentirà di avere vini più pronti. Imbottiglierò a Natale per uscire a febbraio con il Grignolino tradizionale, mentre per le 3600 bottiglie di Riserva 2022 bisognerà attendere il 2027”.

A conquistare il marchio W.I.P. (Welfare Aziendale In Piemonte) edizione 2022, voluto dalla Commissione Regionale per la Realizzazione delle Pari Opportunità, per essersi particolarmente distinta in ambito di welfare aziendale con iniziative/azioni/progetti innovativi collegati agli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu, invece, ci sono i fratelli Beccaria Davide, Silvia e Laura, vigneron di nuova generazione.

Trattasi di un Marchio di Eccellenza che premia le aziende che abbiano assunto impegni volti al miglioramento dell’impatto ambientale e sociale, della qualità alimentare, del sostegno economico, dell’innovazione, della governance della sostenibilità e del passaggio generazionale.

A ricevere il premio è stata Silvia Beccaria, altresì responsabile Donne Impresa Piemonte di Coldiretti, per aver, insieme ai fratelli, intrapreso innovazioni tecnologiche e organizzative, tra le quali: il ricorso alle energie rinnovabili (fotovoltaico), azioni di tutela dell’ecosistema e della biodiversità (produzioni vitivinicole autoctone e di lotta integrata e la creazione di un laghetto che salvaguardi la fauna e la flora lacustre), l’apertura della Fattoria Didattica con percorsi per bambini e adulti per tramandare tradizioni e stile di vita contadino e, ultimo ma non ultimo, per aver garantito il passaggio generazionale.

“Il welfare, sempre più, rappresenta un elemento strategico per la crescita delle imprese, fino a divenire una vera e propria leva per la ripresa sostenibile del Paese – precisa Silvia, – inoltre, quello di nuova generazione applicato alla filiera corta è un modello virtuoso in grado di mettere a sistema le risorse locali in una prospettiva sostenibile e inclusiva che può garantire nuove opportunità e prospettive economico-sociali e ambientali”.

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