Attualità

Consorzio Colline del Monferrato Casalese – Grignolino: il puro sangue che non teme confronti

Nell’ambito delle attività di Promozione e Valorizzazione in capo al Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, lo scorso fine ottobre è stata organizzata, al Ristorante La Torre di Casale Monferrato, una degustazione alla cieca di Grignolino, per un confronto su oltre trenta produzioni di vignaioli monferrini afferenti al Consorzio.

Sul tavolo della degustazione, sono state proposte annate diverse, per un qualificato viaggio sensoriale tra produzioni passate nel solo acciaio e altre affinate nel legno. Esaminatori di identità e differenze sono stati vignaioli del Consorzio, sommelier (Ais Casale Monferrato), Erika Mantovan (Guide Espresso) e Fabrizio Gallino (Slow Wine), tutti chiamati a votare, in forma anonima, i campioni posti in degustazione. “E’ stato un momento di confronto istituzionale e autorevole che suggella un importante punto di partenza per il territorio del Monferrato casalese” ha detto il direttore del Consorzio Franco Angelini; “crediamo nella qualità del Grignolino e anche sul potenziale di invecchiamento”.
Rispetto ai Grignolini giovani, sono state apprezzate le caratteristiche maggiormente ricche di sapore e di aromi; quelli invecchiati sono stati giudicati più austeri ed eleganti. 

“Dopo tanta attesa, siamo finalmente riusciti ad organizzare la prima, di una lunga serie, di degustazioni e iniziative utili per progettare una strategia di comunicazione efficace a vantaggio del nostro territorio e dei nostri vitigni autoctoni. Il Monferrato casalese, blasonato dai fasti della Barbera del Monferrato Superiore docg, ha scelto di puntare altresì sulla storicità del Grignolino, per riscattarne le antiche e apprezzate caratteristiche, che lo rendono unico nel panorama enologico internazionale. Credo che il Grignolino sia un vero puro sangue, certamente non facile ed immediato, ma proprio per questo interessante e capace di importanti traguardi, con tutti i numeri per affermarsi tra i vini “curiosi”, storici e nobili della variegata offerta italiana”. Il Consorzio sta investendo molto per la valorizzazione delle sue produzioni e, in particolare, del Grignolino, per il quale ha altresì richiesto, al Ministero delle Politiche Agricole, una variante al Disciplinare di Produzione, ora al vaglio degli uffici competenti.

“Certamente, la recrudescenza della pandemia non aiuta la vivacità e la visibilità della nostra enologia” chiosa Angelini, “ma siamo certi che i potenziali del Grignolino siano ampi e promettenti e, per questo, occorra tempestività nella pianificazione di strategie efficaci”.  

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