Cronaca

Polizia Locale: casalese deferito all’autorità giudiziaria per diffamazione

La Polizia Locale ha deferito all’Autorità giudiziaria per il reato di diffamazione aggravata con il mezzo della pubblicità un quarantaseienne residente in città.

Il fatto risale al 10 settembre scorso, giorno in cui, a seguito di una sanzione al codice della strada elevatagli la notte precedente da una pattuglia della Polizia Locale, l’uomo ha pubblicato sulla pagina di un noto social network, molto seguita localmente, un commento denigratorio diretto al Corpo della Polizia Locale.

La pubblicazione del post aveva suscitato parecchi commenti di disapprovazione all’indirizzo dell’autore, dopodiché il post era stato cancellato, ma non in tempo utile per evitarne l’acquisizione da parte dell’ufficio di polizia giudiziaria della Polizia Locale.

Grazie alla foto del verbale allegata al post, è stato possibile risalire celermente alla sua identità e alla successiva convocazione nrgli uffici per la formalizzazione degli atti a suo carico.

2 Comments

  1. Alessio

    Vengono sottovalutati troppo i pericoli dei social quando si tratta di scrivere commenti o post diffamatori su altre persone. Pochi sanno che le comunicazioni sui social che si rivolgono a un numero indeterminato di destinatari possono integrare la diffamazione aggravata (ormai la giurisprudenza sembra abbastanza unanime su questo, come confermano siti specializzati tipo: https://www.diffamazioni.it/diffamazione-su-facebook-i-rischi-dei-social/). Se pensiamo che per questo tipo di diffamazione viene prevista la reclusione da sei mesi a tre anni o una multa non inferiore a 516 euro, più forse migliaia di euro di risarcimento oltre spese processuali, si capisce quanto dobbiamo stare attenti a non denigrare il nostro prossimo!

  2. Vengono sottovalutati troppo i pericoli dei social quando si tratta di scrivere commenti o post diffamatori su altre persone. Pochi sanno che le comunicazioni sui social (come Facebook) che si rivolgono a un numero indeterminato di destinatari possono integrare la diffamazione aggravata (ormai la giurisprudenza sembra abbastanza unanime su questo, come confermano siti specializzati ). Se pensiamo che per questo tipo di diffamazione viene prevista la reclusione da sei mesi a tre anni o una multa non inferiore a 516 euro, più forse migliaia di euro di risarcimento oltre spese processuali, si capisce quanto dobbiamo stare attenti a non denigrare il nostro prossimo!

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