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Macerata – seconda tappa del tour delle dieci città finaliste al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020

 Capitalizzare il lavoro svolto, renderlo strutturato e visibile in una prospettiva triennale attraverso un Grand Tour, il viaggio delle conoscenza, delle città incluse nella top ten delle finaliste per diventare Capitale italiana della Cultura 2020, questo il lavoro cui Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Piacenza, Reggio Emilia, Nuoro e Treviso insieme alla vincitrice Parma, stanno costruendo.  

Da qui l’esigenza di arrivare a un protocollo d’intesa condiviso dai vari Comuni che definisca gli obiettivi delle rete, un programma delle attività e delle specificità da promuovere, progetti di formazione, e strumenti di collaborazione.

Moltissime e fortemente generative le idee emerse nella seconda tappa del percorso intrapreso dalla rete delle dieci città finaliste che ha visto la luce lo scorso aprile a Casale Monferrato (7 e 8 aprile, incontro dal titolo Capitale Culturale: Essere o Avere?) ed proseguito il 26 e 27 luglio a Macerata, a Palazzo Buonaccorsi.

Al tavolo dei lavori hanno partecipato il sindaco e l’assessore alla Cultura di Macerata Romano Carancini e Stefania Monteverde, il sindaco e l’assessore alla Cultura di Casale Monferrato, Titti Palazzetti e Daria Carmi, il primo cittadino di Bitonto Michele Abbaticchio, l’assessore alla Cultura di Piacenza Massimo Polledri, oltre ad una larga rappresentanza del Comune di Nuoro con l’Assessore Massimo Sebastiano Cocco, la responsabile dell’ufficio stampa Antonietta Demurtas e il funzionario alla Programmazione Salvatore Boeddu. L’augurio di “buoni lavori” e la richiesta di essere aggiornati è arrivata anche da Parma oltre che da Agrigento, Merano e Reggio Emilio.

Al tavolo delle città hanno inoltre partecipato Simona Teoldi responsabile del servizio Beni e attività culturali della Regione Marche, il sovrintendente e la direttrice artistica del Macerata Opera Festival Luciano Messi e Barbara Minghetti, la dirigente del servizio Cultura del Comune di Macerata Alessandra Sfrappini, Massimiliano Colombi e Marco Marcatili, sociologo ed economista coordinatori del dossier di candidatura di Macerata Capitale Italiana della Cultura 2020.

Titolo del confronto “Una mappa  di sviluppo territoriale e progettazione integrata” intorno a cui si è sviluppato un intenso e partecipato dibattito, ricco di contributi, che ha toccato tematiche e idee importanti per la creazione della rete della città: buone pratiche, formazione peer to peer, produzioni culturale condivise, alleanze economiche con le realtà dei diversi territori. Sottolineata l’esigenza di stringere un rapporto con le varie Regioni di appartenenza e la necessità di contatti con il Ministero competente. In conclusione si è avviata la stesura del Protocollo d’Intesa fra le città, che verrà condiviso per proposte e revisioni interne ai diversi comuni con l’obiettivo di finalizzarlo alla prossima tappa del tour che sarà a Nuoro alla fine di Settembre.

“Questo secondo incontro – ha detto l’assessore di Casale Monferrato Daria Carmi – è stato fondamentale per delineare struttura o e obiettivi della rete delle dieci città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2020. Abbiamo confermato l’impegno a sviluppare politiche cittadine dove la cultura è cuore di crescita e sviluppo, non solo un obbiettivo ma uno strumento, un processo determinato a migliorare la qualità della vita nei territori ed a restituire i livelli della complessità sociale che ci caratterizza, anche in quanto città di medie dimensioni”.  

“Due giorni molto intensi e ricchi, un laboratorio tra comuni che ha dato seguito alla nascita della rete delle piccole e medie città che fanno della cultura un punto di forza per la crescita della comunità. – afferma l’assessore Monteverde,- È un progetto ambizioso e molto importante perché parte dal basso e dalle città che sono periferiche ma rappresentano l’Italia dei comuni. Mettiamo insieme i giovani, le imprese culturali, gli eventi, le storie di ciascuno per percorrere un insolito Grand Tour dell’Italia”

Per Sebastiano Cocco, vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Nuoro “il sistema reticolare, proprio della proposta culturale di Nuoro 2020, trova nuovo compimento nella costituzione della rete delle città finaliste. L’intreccio delle varie specificità, la connessione tra le buone pratiche in ambito culturale, la promozione di una dimensione insolita delle varie realtà italiane, diventando un soggetto unico, rappresenteranno un interlocutore importante per le realtà pubbliche e private, nell’ottica delle rigenerazione dei territori e della creazione di nuove opportunità di sviluppo”.

  “L’Italia è l’Italia del Comuni – ha affermato nel corso dei lavori l’assessore alla Cultura di Piacenza Massimo Polledri –  dove identità, storia, usanze di vita hanno creato una cultura ineguagliabile. Metterle vicino e accostarle rappresenta un valore umano di convivenze senza uguali”.

  Prossima tappa del laboratorio permanente delle dieci città finaliste al titolo di capitale Italiana della Cultura 2020 sarà il 28 e 29 settembre a Nuoro dove verrà finalizzato il protocollo d’intesa che ogni Amministrazione dovrà approvare e sottoscrivere, un punto di arrivo di questo processo ma anche di partenza che aprirà le porte delle successive fasi attuative della rete. 

 

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