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Casale Monferrato – Ripartono a marzo le visite guidate gratuite alla Biblioteca Civica “Giovanni Canna”

Riprendono le visite guidate gratuite alla Biblioteca Civica “Giovanni Canna” di Casale Monferrato, organizzate nell’ambito dell’iniziativa Casale Città Aperta. Il prossimo appuntamento è previsto per domenica 11 marzo alle ore 15. Il ritrovo è fissato alle ore 14,45 nella Sala del Senato della Biblioteca in via Corte d’Appello 12. Anche in questa occasione la visita sarà accompagnata dagli interventi canori e strumentali de L’Opera dei Ragazzi.
La visita (120 minuti) sarà così articolata:
• i locali normalmente chiusi al pubblico
• l’emeroteca con tutti i giornali e i periodici del casalese
• i fondi antichi
• il magazzino con vista “dall’alto” sulla Biblioteca
• il Fondo Fotografico Francesco Negri
• il ricco patrimonio di incunaboli e cinquecentine
Per ragioni di sicurezza e per le caratteristiche dei locali, l’esperienza sarà limitata a un gruppo di 20 persone. Per questo si consiglia la prenotazione, effettuabile telefonicamente ai numeri 0142 444246 e 0142 444297 otre che via mail all’indirizzo bibliote@comune.casale-monferrato.al.it (nella mail occorre indicare il nome e il cognome di tutti i partecipanti oltre a un recapito telefonico per eventuali comunicazioni). I moduli per effettuare la prenotazione sono disponibili inoltre anche al punto di reference della Biblioteca e all’Urp di via Mameli.

La Biblioteca Giovanni Canna

La Biblioteca Civica “Giovanni Canna” di Casale Monferrato è, per consistenza, la seconda biblioteca del Piemonte. Ha un patrimonio di 350.000 volumi e una storia che ha appena varcato la soglia del secolo, essendo stata fondata nel 1915. Palazzo Langosco ospita anche l’ingente patrimonio dell’Archivio Storico Comunale, ricco di preziosi documenti indispensabili per ricostruire la storia della città dall’età moderna ad oggi. Entrare in una biblioteca significa compiere un doppio viaggio:nella storia e nel concreto funzionamento di un’istituzione e dei suoi strumenti conoscitivi, ma anche nelle possibilità e nelle capacità di narrazione e di scoperta di una comunità dai molti volti, antichi e moderni. E, spesso, sorprendenti. Anche chi abitualmente si reca in Biblioteca per un prestito un libro o per passare qualche ora in Sala Studio può vedere solo una minima parte di questo straordinario patrimonio. E poi c’è, appunto, Palazzo Langosco, settecentesco, che appartiene al grande complesso di Santa Croce: il Palazzo conserva il pregevole scalone d’onore a due rampe, il Salone degli Stucchi, le preziose sovrapporte del pittore veronese Francesco Lorenzi, molti soffitti decorati a stucchi e affrescati, come quelli del Salone del Senato, odierno ingresso della Biblioteca, che i visitatori potranno osservare da una prospettiva del tutto inedita.

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